La novità più immediata della VII Edizione della “Festa della Pizza” riguarda la “location” dell’evento, non più il piazzale antistante lo stadio “Arechi” di Salerno, ma la suggestiva cornice della vicina Pontecagnano, ove, tra l’altro, solevano sostare i Reali di Casa Savoia – nel loro lungo viaggio dalla Reggia di Napoli alla tenuta di caccia di Persano – proprio per gustare una fumante “Margherita”.
Anche quest’anno la manifestazione viene patrocinata e sostenuta dalla provincia di Salerno e dalla regione Campania.
Nel nuovo “Villaggio globale della pizza”, che vuole assumere sempre più nel tempo i connotati di una struttura permanente, gli organizzatori realizzano – a tempo di record – un centro operativo, un salotto televisivo, una sala “VIP“, un ufficio stampa, una struttura didattica (gestita dal “Comitato Tecnico Scientifico” della manifestazione), ed una serie di servizi, tra cui un ampio parcheggio.
In questo modo, la “Festa della Pizza” cerca di rispondere alle nuove esigenze di una manifestazione che, dopo sei edizioni, è progressivamente “cresciuta”, per il concomitante aumento del numero delle pizzerie, delle aziende espositrici, degli enti e delle istituzioni patrocinanti, e soprattutto, per l’incremento esponenziale del numero dei visitatori.
Grazie alla disponibilità di nuovi spazi, l’area destinata all’evento viene ampliata in maniera significativa, con una più funzionale disposizione dei forni a legna, dei punti di degustazione, degli stand degli espositori e dell’enorme palco. Il tutto per rendere agevole la degustazione della pizza e sempre più piacevoli i momenti di intrattenimento con le star dello spettacolo.
Infatti, è obiettivo specifico degli Organizzatori, non solo rendere più divertente e rilassante il “soggiorno” nel nuovo Villaggio, ma anche evitare ogni possibile disagio al colorito popolo dei festaioli nei giorni della manifestazione che, per l’occasione, passano da otto a nove.
La VII edizione segna un’ulteriore svolta anche riguardo allo spettacolo dal vivo. A coordinarlo, ancora una volta Pippo Pelo, artista eclettico, noto al grande pubblico italiano per le sue numerose performance radiofoniche, cinematografiche e teatrali.
Ogni sera, il simpaticissimo show-man propone i due importanti momenti di spettacolo, “Pizza Music” e “Pizzanotte & Dintorni”, ambedue in diretta radio-televisiva live. Così, sempre più numerosi rispetto al passato, si alternano sul grande palco gli artisti che accendono l’estate italiana. Insieme ad essi, le dirette radiofoniche e televisive con i grandi network nazionali e i nuovi strumenti di comunicazione recentemente resi disponibili sul sito ufficiale della manifestazione, trasmettono ai “vicini e lontani” il brio della festa.
Fanno da sfondo a questa rinnovata voglia di stare insieme le curiosità, il concorso “Un volto per FESTA DELLA PIZZA” (vinto da “INDICARE”), le competizioni gastronomiche (quinto campionato mondiale “mangia-pizza”) e la terza edizione delle “Olimpiadi della Pizza”, che cadono proprio a ridosso dell’appena conclusa spettacolare competizione di Atene.
Perché la “Festa della Pizza” è – e continuerà ad essere, per la gioia di tutti gli appassionati del prodotto gastronomico italiano più famoso del mondo – soprattutto una grande “festa”.
Gli eventi spettacolari, come è ormai nella tradizione della Festa della Pizza, si alternano con i momenti culturali proposti dal “Comitato Tecnico Scientifico”, fra cui sono da segnalare una serie di incontri a carattere monotematico, quali “tranci di cultura”, coordinato da “Communication”.
Tra gli interventi più apprezzati nei vari incontri, quello della ricercatrice Paola Scardella, dell’Università di Roma “La Sapienza”.
La straordinaria ricchezza di eventi culturali e di intrattenimento rende la manifestazione sempre più definita e caratteristica nella sua identità e, come tale, lontana anni luce da altri eventi analoghi, pur in vertiginoso incremento, ma quasi sempre goffe imitazioni di un modello di rilevanza internazionale ed unico del suo genere quale, appunto, la “Festa della Pizza – Sapori, colori e tradizioni della Campania”.